È proprio come se lo ricordava da piccolo. È un grosso tendone rosso e bianco, con le bandierine triangolari che svolazzano nella brezza serale. La musica dell'organetto accompagna l'entrata dei trapezisti, funambolici, perfetti, mai scomposti. Poi entrano il mangiatore di fuoco e il domatore di leoni, fieri, massicci e imperiosi. Poi tocca a lei, la donna cannone, dirompente, ammaliante, con due occhi scuri e misteriosi. Manca solo un personaggio all'appello.
Guidone si infila naso rosso e parruccone, si disegna una lacrima sullo zigomo ed è pronto!
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