martedì 20 dicembre 2005

Guidone costruisce un mondo di parole

Guidone ama giocare con le parole: le legge, le ascolta, poi ci costruisce mondi fantastici mischiandole come coriandoli. Due giorni fa una sua amica gliene ha regalata qualcuna: ha provato a giocarci, ma sono pesanti, troppo pesanti. Amore, tempo, amicizia, sofferenza, inganno. È difficile creare un mondo divertente da queste parole.
Forse è giunto il momento di smettere di giocare.

domenica 18 dicembre 2005

Guidone si è perso nel fondo di un'anima

Guidone si è perso nel fondo di un'anima. Stava fissando due occhi, belli, profondi come il mare, come dove l'oceano accarezza l'ombelico della terra. E Guidone ci è caduto dentro ed è volato giù giù, fino in fondo, dove è buio, e fa freddo, e i pensieri soffiano e ululano come Erinni minacciose. Ad un tratto si fa luce.
Ora Guidone può vedere: questa è la sua anima!

giovedì 15 dicembre 2005

Guidone viaggia su un treno tutto colorato

Guidone viaggia su un treno tutto colorato. Le carrozze sono gialle a pois verdi, i sedili sono viola e le porte azzurre e rosse. Le rotaie sono due bastoni lunghi lunghi di liquirizia che si snodano in mezzo a campi di margherite bianche e rosa. Un elefantino azzurro con divisa amaranto sta passando a controllare i biglietti di Guidone e dei suoi amici.
Ah, con questa compagnia anche un treno di freddo, grigio metallo potrebbe sembrare bello!

lunedì 12 dicembre 2005

Guidone guarda il mondo attraverso l'alcol

Guidone guarda il mondo attraverso l'alcol. È angosciante, i suoni sono soffocati in un'ovatta impercettibile, i sentimenti romantici sono famelicamente divorati dagli istinti, le parole si spogliano della loro forza e cadono a terra pesantemente. È tutto troppo fermo, stabile, è tutto troppo banale, ridicolo.
Guidone non si ubriacherà mai più!

mercoledì 7 dicembre 2005

Guidone è andato al mercato

Guidone è andato al mercato. C'erano bancarelle che vendevano draghi thailandesi, altre con bolle piene di profumi e suoni africani. C'erano boccette con colori sudamericani e sacchi ricolmi di allegria caribica. Poi, in un angolo, un anziano signore con lunghi baffi neri e un colbacco esponeva orci pieni di freddo siberiano.
Guidone ne ha comprato un po' per il suo cuore.

domenica 4 dicembre 2005

Guidone fa una telefonata ad Afrodite

"Pronto, Afrodite? Sono Guidone... Sì, volevo dirti che sto arrivando... Sono un po' in ritardo, è vero, ma non devi arrabbiarti. Ok, arrivo, ma... No, non mi sembra corretto che mi rimproveri! Ma lo sai che sbattimento mi devo fare per raggiungerti, tutte le volte? E tu sei mai venuta da me? Non mi pare... Dici sempre che un giorno arriverai, mi illudi continuamente, e poi sono sempre io a dovermi muovere! No, smettila, adesso basta!" Click--
"Pronto, Afrodite? Sono Guidone... Sì, volevo dirti che sto arrivando..."

venerdì 2 dicembre 2005

Guidone manda giù un altro freddozzo

Guidone manda giù un altro freddozzo. Il freddozzo è freddo, gelato, come un cuore che non sa sognare, come due labbra che non sanno sorridere, ma scalda, ti scalda dentro, come una mano che sa stringere, come due occhi che sorridono. Guidone ne prende un altro. Non dovrebbe, ma non può dire di no.
Un altro giro, prima del bicchiere della staffa!